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16/02/2023
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Elementi chimici A8.2
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Elementi - nomi e date
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Gruppo I° A = METALLI ALCALINI
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Gli
elementi appartenenti a questo gruppo presentano tutti un aspetto lucente,
sono teneri, duttili, malleabili, ottimi conduttori del calore e
dell'elettricità. Hanno valenza 1. Si combinano facilmente con l'ossigeno,
cioè sono ottimi riducenti. Formano idrossidi fortemente basici. Si sciolgono
negli acidi formando i sali corrispondenti.
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Litio (Li): Scoperto nel 1817 da J. A. Arfwedson; il nome deriva dal
greco lithos, pietra.
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Sodio (Na): Isolato nel 1807 da H. David; il nome deriva da natrium, nome medievale del
carbonato, ( latino: nitrum, greco: nitron).
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Potassio (K): Isolato nel 1807 da H. David; il nome deriva dall'inglese
potash (cenere di
pentola), il simbolo deriva dal latino kalium che a sua volta deriva dall'arabo quali, alcali.
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Rubidio (Rb): Scoperto nel 1861 da R. Bunsen e R. Kirchoff
sottoponendo ad esame un campione di lepidolite; il nome deriva dal latino rubidus, rosso.
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Cesio (Cs): Scoperto nel 1860 da R. Bunsen e R. Kirchoff; il nome
deriva dal latino caesium, azzurro, in conseguenza delle righe azzurre presenti nello
spettro.
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Francio (Fr): Scoperto nel 1939.
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Gruppo II° A = METALLI ALCALINO-TERROSI
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Questi elementi presentano lucentezza metallica, sono duttili,
teneri e buoni conduttori del calore e dell'elettricità. Hanno valenza 2.
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Berillio (Be): Scoperto nel 1798 da N. L. Vauquelin, e dal 1828 è stato
isolato da F. Wöhler; il nome deriva dal suo più comune minerale berillo, (greco: béryllos).
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Magnesio (Mg): Scoperto nel 1775 ed isolato nel 1808 da H. Davy; il
nome deriva da Magnesia,
città dell'Asia Minore.
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Calcio (Ca): Scoperto nel 1808 da H. Davy; il nome deriva dal latino calx, calce.
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Stronzio (St): Scoperto nel 1790 da Adair Crawford, ma anche attribuito
a William Cruikshank nel 1787, isolato infine nel 1808 da H. Davy; il nome
deriva dal nome di una città scozzese, Strontian.
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Bario (Ba): Scoperto nel 1808 H. Davy; il nome deriva dal greco barys, pesante, denso.
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Radio (Ra): Scoperto nel 1898 ad opera di Marie e Pierre Curie; il
nome deriva dal latino radius, raggio.
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Gruppo III° A = METALLI TERROSI
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I
cinque elementi che lo compongo cominciano a manifestare delle proprietà che
non sono più solo metalliche, anche se non si possono ancora definire
non-metalli. Presentano valenza 3.
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Boro (B): Scoperto nel 1807 da H. Davy; il nome deriva dal persiano
burah, borace.
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Alluminio (Al): Scoperto nel 1828 da H.C. Oersted; il nome deriva alumen, allume, che veniva
utilizzato come mordente nell'antica Roma.
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Gallio (Ga): Scoperto da P.E. Lecoq de Boisdaudran nel 1875; il nome
deriva dalla dicitura latina della Francia, Gallia.
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Indio (In): Scoperto nel 1863 da H.T. Richter e F. Reich; il nome
deriva dal colore indaco
dello spettro di fiamma.
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Tallio (TI): Scoperto nel 1861 da W. Crookes, per essere poi isolato
nel 1862 da C.A. Lanny; il nome deriva dal greco thallos, giovane germoglio.
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Gruppo IV° A
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Presentano
4 elettroni nell'orbita più esterna. Nei composti che formano non manifestano
uno spiccato carattere ionico, sopratutto il carbonio e il silicio. Lo stagno
e il piombo invece sono più simili ai metalli sia per i legami che formano
sia per le proprietà fisiche. I primi elementi del gruppo sono non metalli
mentre gli ultimi sono veri e propri metalli.
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Carbonio (C): Conosciuto come carbone sin dalla preistoria; il nome
deriva dal latino carbo,
onis, carbone.
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Silicio (Si): Scoperto nel 1823 da J. J. Berzelius; il nome deriva dal
latino silex, selce.
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Germanio (Ge): Previsto da Mendeleev (da cui venne nominato
ekasilicio), per essere poi isolato nel 1886 da C.A. Winkler; il nome deriva
da Germania.
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Stagno (Sn): Noto sin dal 3200 a.C.; il nome deriva dal latino stannum.
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Piombo (Pb): Noto sin dalla preistoria; il nome deriva dal latino plumbum, piombo.
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Gruppo V° A
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In
questo gruppo si passa da elementi a carattere non metallico, come il fosforo
e l'arsenico, al bismuto in cui i caratteri metallici prevalgono su quelli
non metallici.
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Azoto (N): Scoperto da D. Rutherford e K.W. Scheele nel 1772, in
seguito isolato nel 1786 da A.L. Lavoisier; il nome deriva dal francese azote, che prende origine dal greco
azotikos, non produttore di vita.
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Fosforo (P): Scoperto nel 1669 da H. Brand; il nome deriva dal greco phosphoros, portatore di luce.
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Arsenico (As): Phillip Theophrast Bombast von Hohenheim, detto
PARACELSO (1493-1541) ne enunciò le applicazioni mediche, nel 1733 venne
inserito tra gli elementi; il nome deriva dal latino arsenicum e dal greco arsenikon,
orpimento giallo.
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Antimonio (Sb): La prima descrizione e preparazione accurata risale al
~1604 per opera di Banlio Valentino, ma era noto sin dall'età del ferro; il
nome deriva dal latino antimonium, mentre la sigla deriva da stibium, antico colorante nero per sopracciglia.
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Bismuto (Bi): Scoperto nel 1753 da C. Gaoffrey; il nome deriva dal
tedesco Wiszmut (in
latino bisemutum), nome di una località della Sassonia.
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Gruppo VI° A
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La conducibilità della corrente degli elementi che fanno parte
di questo gruppo va aumentando dallo zolfo al polonio. Lo zolfo infatti è
isolante, mentre il polonio è conduttore.
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Ossigeno (O): Scoperto da J. Priestley nel 1774; il nome deriva dal
latino oxygenium,
formatore di acidi.
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Zolfo (S): Non databile; il nome deriva dal latino sulphur.
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Selenio (Se): Scoperto nel 1817 da J.J. Berzelius; il nome deriva dal
latino selene, luna.
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Tellurio (Te): Isolato da J.F. Müller von Reichenstein nel 1782; il
nome deriva dal latino tellus, terra.
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Polonio (Po): Scoperto nel 1898 da Marie Curie; deve il nome a Polonia paese d'origine di M.
Curie.
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Gruppo
VII° A
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E' un gruppo di elementi non metalli molto reattivi.
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Fluoro (F): Scoperto nel 1771 ed isolato nel 1886 da H. Moissan; il
nome deriva dal latino fluor, flusso, da cui il minerale fluorite era impiegato quale
fondente.
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Cloro (Cl): Scoperto da K.W. Scheele nel 1774 ed indicato come
elemento da H. Davy nel 1810; il nome deriva dal greco chloros, giallo-verde.
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Bromo (Br): Scoperto da A.J. Balard nel 1826; il nome deriva dal
greco bromos, fetore.
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Iodio (I): Scoperto nel 1811 da B. Courtois; il nome deriva dal
greco iodes, violetto.
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Astato (At): Scoperto nel 1910; il nome deriva dal greco astatas, instabile.
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Gruppo
0
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Sono
elementi che hanno l'orbita esterna molto stabile poiché è satura di
elettroni. Per questo è molto difficile farli reagire. Il radon è l'elemento
più pesante ed è radioattivo.
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Elio (he): Scoperto da W. Ramsay e P.T. Cleve nel 1895; dal greco helios, sole.
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Neon (Ne): Scoperto da W. Ramsay e M.W. Travers nel 1898; dal greco
neos, nuovo.
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Argo (Ar): Scoperto da W. Ramsay e J.W. Strutt Railegh nel 1894;
dal greco argos,
inerte.
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Cripto (Kr): Scoperto da W. Ramsay e M.W. Travers nel 1898; dal greco
kriptos, nascosto.
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Xeno (Xe): Scoperto da W. Ramsay e M.W. Travers nel 1898; dal greco
xenos, straniero.
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Radon (Rn): Scoperto da F.E. Dorn nel 1898; da radium.
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Elementi di transizione
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Passando dal primo all'ultimo di questi elementi si nota che le
loro proprietà variano più lentamente di quanto non avvenga per gli altri.
Hanno inoltre molte proprietà in comune, quale essere tutti dei metalli. Se
si confronta la reattività di questi metalli con quella dei metalli alcalini
o alcalino-terrosi, si nota che risulta nettamente inferiore. Molte delle
proprietà chimiche, fisiche e meccaniche, possono essere variate quando
vengono utilizzati sotto forma di leghe. Inoltre alcuni composti di tali
elementi risultano essere paramagnetici e colorati
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Scandio (Sc): Scoperto nel 1879.
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Ittrio (Y): Scoperto nel 1794 da J. Gadolin; il nome deriva dal
villaggio di Ytterby (c/o Stoccolma) dove furono trovate le terre rare
contenenti ittrio.
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Lantanio (La): Scoperto nel 1839 da C.G. Mosander.
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Cerio (Ce): Scoperto nel 1803 ed isolato nel 1825 da C.G. Mosander.
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Praseodimio (Pr): Scoperto nel 1885.
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Neodimio (Nd): Scoperto nel 1885.
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Prometeo (Pm): Scoperto nel 1947.
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Samario (Sm): Scoperto nel 1879.
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Europio (Eu): Scoperto nel 1896.
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Gadolinio (Gd): Scoperto nel 1880.
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Terbio (Tb): Scoperto nel 1843.
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Disprosio (Dy): Scoperto nel 1886.
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Olmio (Ho): Scoperto nel 1879.
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Erbio (Er): Scoperto nel 1843.
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Tulio (Tm): Scoperto nel 1879.
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Itterbio (Yb): Scoperto nel 1907.
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Lutezio (Lu): Scoperto nel 1907.
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Attinio (Ac): Scoperto nel 1899.
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Torio (Th): Scoperto nel 1828 da J.J. Berzelius; il nome deriva da Thor, dio germanico.
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Protoattinio (Pa): Scoperto nel 1917.
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Uranio (U): Scoperto nel 1789 da M.H. Klaproth; il nome deriva dal
pianeta Urano.
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Nettunio (Np): Scoperto nel 1940.
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Plutonio (Pu): Ottenuto dal nettunio nel 1941 ad opera di G. Seaborg e
E. McMillan; il nome deriva dal pianeta Plutone.
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Americio (Am): Scoperto nel 1944.
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Curio (Cm): Scoperto nel 1944; il nome deriva da quello dei coniugi
Pierre e Marie curie.
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Berkelio (Bk): Scoperto nel 1949; il nome deriva da Berkeley, in California.
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Californio (Cf): Scoperto nel 1950, ma solo nel 1960 se ne ebbero
quantità visibili.
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Einsteinio (Es): Scoperto nel 1952.
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Fermio (Fm): Scoperto nel 1953; il nome deriva da quello di Enrico
Fermi.
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Mendelevio (Md): Scoperto nel 1955.
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Nobelio (No): Scoperto nel 1957.
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Lawrencio (Lw): Scoperto nel 1961.
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Titanio (Ti): Scoperto nel 1791 da W. Gregor; il nome deriva da Titani, uno dei sei figli di Urano
e Gea.
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Zirconio (Zr): Scoperto nel 1787 da M.H Klaproth; il nome deriva
dall'arabo zargum,
color dell0oro.
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Afnio (Hf): Scoperto nel 1922 da D. Coster e G. von Hevesy; il nome
deriva dal latino Hafnia,
città di Copenaghen.
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Vanadio (V): Isolato nel 183 da N.G. Sefström; il nome deriva da Vanadis, appellativo dato alla dea
(Freia) della fertilità in scandinavia.
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Niobio (Nb): Scoperto nel 1801 da C. Hachett; il nome deriva Niobe, figlia di Tantalo.
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Tantalio (Ta): Scoperto nel 1802 da A.G. Ekeberg; Il nome deriva da Tantalo, personaggio mitologico,
figlio di Zeus e di Plutò, ricchissimo re della Lidia, padre di Pelope e di
Niobe.
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Cromo (Cr): Scoperto nel 1797 da L. Vauquelin; il nome deriva dal
greco chroma, colore.
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Molibdeno (Mo): Isolato nel 1782 da P.H. Hjeln; il nome deriva dal greco
molybdos, piombo, con
il quale nel Medioevo venivano chiamati tutti i materiali simili al piombo.
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Tungsteno o Wolframio
(W): Scoperto nel 1781 da K.W. Scheele ed isolato dai fratelli Elhuyar nel
1783; il nome deriva dal tedesco Wolfram e dallo svedese tung, pesante e sten, pietra.
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Manganese (Mn): Scoperto nel 1774.
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Tecnezio (Tc): Scoperto nel 1937 da C. Perrier e G. Segrè; il nome
deriva dal greco technetos, artificiale.
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Renio (Re): Isolato nel 1925 da W. Noddack, O. Berg e I. Tacke; il
nome deriva Rhenus,
nime latino del fiume Reno.
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Ferro (Fe): L'inizio della età del ferro risale al 3500 a.C.; il
nome deriva dal latino ferrum.
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Rutenio (Ru): Scoperto nel 1845 da K. Claus; il nome deriva da Rutenia, antica nomemclatura della
Russia.
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Osmio (Os): Scoperto nel 1804; il nome deriva dal greco osmè, odore.
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Cobalto (Co): Scoperto nel 1735 da G. Brandt; il nome deriva dal
tedesco Kobold,
leggendario folletto che si burlava dei minatori quando trovavano cobalto, al
posto dell'argento.
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Rodio (Rh): Scoperto nel 1803 da W.H. Wallaston; il nome deriva dal
greco rodon, rosa.
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Iridio (Ir): Scoperto nel 1803 da S. Tennant; il nome deriva dal
greco iris,
arcobaleno.
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Nichel (Ni): Scoperto nel 1751 da A. Cronstedt; il nome deriva dal
folletto leggendario Nichel, quale faceva credere ai minatori che i minerali estratti
invece che di nichel, fossero di rame.
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Palladio (Pd): Scoperto nel 1803 da W.H. Wallaston; il nome deriva da Pallade, asteroide individuato nel
1802.
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Platino (Pt): Scoperto nel 1735 da A. De Ulloa; il nome deriva dallo
spagnolo plata,
diminutivo dell'argento.
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Rame (Cu): Noto sin dal 4000 a.C.; il nome deriva da cuprum (Cu), che a sua volta deriva
da cyprum, metallo di
Cipro, isola ricca (in epoca romana) di tale metallo.
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Argento (Ag): Noto sin dalla preistoria, menzionato nel ~3600 a.C. nei
libri del re egizio Menes; il nome deriva dal latino argentum, di cui il greco arguros, luminoso.
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Oro (Au): Non databile; il nome deriva dal latino aurum.
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Zinco (Zn): Noto dall'antichità, ma fu definito nel 1520 da Phillip
Theophrast Bombast von Hohenheim, detto PARACELSO (1493-1541); il nome deriva
dal tedesco Zinche,
dentellatura.
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Cadmio (Cd): Scoperto nel 1817 da F. Strohmeyer; il nome deriva dal
greco kadmeia, (lat.
cadmia), antico nome della calamina, carbonato di zinco.
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Mercurio (Mg): Noto sin dal 4500 a.C.; il nome deriva da Mercurio, dio dei mercanti; il
simbolo è derivato dal greco hydrargyros, (lat. hydrargyrum), argento liquido.
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